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BookTok: un’analisi interna

Immagine del redattore: tentativo2lstentativo2ls

Aggiornamento: 2 giorni fa

Il fenomeno del BookTok si è diffuso a partire dalla fine del 2020 sulla piattaforma di TikTok. Nato negli Stati Uniti questo fenomeno si è poi diffuso nel resto del mondo, approdando anche in Italia e creando una numerosa comunità di creator e lettori, tutti molto giovani e appassionati. Nonostante i numeri sensazionalistici quando si tenta di approfondire l'impatto sul modo di consumare i libri nel nostro paese questo fenomeno viene descritto dalle testate giornalistiche italiane in modo superficiale e a tratti canzonatorio, come un trend dei giovani, che si divertono a usare questa piattaforma per “fare balletti”, e di tanto in tanto anche per leggere. In questo articolo, invece, vorremmo portare un’analisi più consapevole e soprattutto più interna di questo fenomeno, dal punto di vista dei lettori che si approcciano a questa comunità.


Il fenomeno del BookTok ha indubbiamente il merito di aver aumentato l’interesse nella lettura, soprattutto tra i ragazzi e le ragazze più giovani che utilizzano la piattaforma. I titoli che vanno virali, e di cui quindi si parla di più, sono abbastanza numerosi, spingendo chi si è appassionato a un libro a proseguire ed esplorarne altri proposti, favorendo quindi la lettura come abitudine e non come attività sporadica.



Ciò che però è importante evidenziare è che i libri virali sulla piattaforma appartengono a una categoria molto ristretta e precisa: si tratta prevalentemente di libri fantasy e romance per un pubblico molto giovane. Questo può essere un bene, in quanto i libri che vanno virali sono scritti e pensati per l’utente medio di TikTok, ma anche un problema in quanto si riduce la varietà, nei generi ma soprattutto nelle tematiche. La maggior parte dei libri sono di genere romantico, scritti da giovani autrici (prevalentemente donne cisgender caucasiche) e indirizzati a un pubblico più femminile, pubblico a cui appartengono, di conseguenza, anche la maggior parte dei creator.


La mancata varietà nei generi può avvicinare un determinato pubblico, ma è facile intuire che un solo genere così specifico non può interessare tutti i lettori alle prime armi, e anzi servirebbero generi diversi di autori diversi, cosa che permetterebbe di variare anche le tematiche. Quello che invece si verifica spesso è che diventino virali più libri dell* stess* autore/autrice, favorendo soprattutto le saghe e limitando notevolmente i generi presenti nella piattaforma.


Esistono comunque diversi creator che portano titoli molto variegati tra loro, proponendo anche classici della letteratura internazionale e italiana, ma è innegabile che questi contenuti non vadano virali, e di conseguenza sono più difficilmente raggiungibili da tutti gli utenti.


Intorno a questo hashtag si è andata, con il tempo, a formare una vera e propria comunità di lettori, fatta di creator e di utenti che commentano e sostengono i vari contenuti. Questa comunità di giovani è molto partecipe dal punto di vista emotivo, e favorisce il dialogo riguardo ai libri letti e alla lettura in generale. Nella maggior parte dei casi, i libri che vanno virali sono accompagnati da una reazione entusiastica da parte dei creator, sempre con un forte pathos, legato alla storia e soprattutto a un forte affetto sviluppato nei confronti di scene o personaggi.


Per i libri più famosi, le reazioni sono condivise tra i vari creator, e anzi è molto difficile trovare un pensiero discordante: è più probabile che i creator non interessati al genere o al libro in questione non ne parlino proprio. In questo modo, il dialogo è favorito ma è comunque limitato dalle tendenze e dai gusti dei creator principali.


Tutto ciò rischia di incidere notevolmente su un lettore o una lettrice alle prime armi, che magari approccia un libro osannato e amato da tutti, ma che invece gli/le risulta noioso o lontano dal proprio gusto. Ciò comporta che, nonostante si dica spesso che il BookTok avvicina i giovani alla lettura, ci siano sicuramente dei lettori che non trovano nel BookTok una spinta a leggere, e che anzi abbandonano la lettura dopo alcuni tentativi fallimentari.


La maggior parte dei video sulla piattaforma sono reazioni e commenti su libri letti, ma esistono numerosi format altrettanto popolari. Tra questi, vi sono diversi consigli su possibili libri da leggere, in cui viene mostrata la copertina del libro e un riassunto della trama. Questo può essere un format molto utile, per scatenare la curiosità nei confronti di uno o più libri e per mantenere vivo l’interesse per libri sempre nuovi e diversi.


Un altro format molto presente riguarda le abitudini di lettura, sia sul numero di libri letti per ogni mese, sia addirittura le pagine lette al giorno e nei vari momenti della giornata. Le critiche nei confronti di questo format sono numerose, in quanto si potrebbe instaurare l’idea che la lettura sia una gara a chi legge di più. Questo è ovviamente sbagliato, e potrebbe scoraggiare i lettori più lenti. Il format è però criticato dai creator stessi, e c’è un dibattito attivo sul fatto che la lettura non vada intrapresa come una corsa contro il tempo.


Infine, un altro format discutibile riguarda l’acquisto dei libri, a volte compulsivo e pressoché inutile. Si mostrano spessissimo librerie piene di libri, oltre a video in cui i creator mostrano i libri acquistati, di edizioni anche particolari e costose. Questo consumismo non è sostenibile, né da un punto di vista ambientale né tanto meno economico, e si instaura l’idea che i libri siano oggetti da possedere più che da leggere e comprendere. Anche questo format è a volte criticato nella piattaforma, e alcuni creator propongono alternative più sostenibili, come l’acquisto di libri usati o la lettura su un dispositivo di lettura digitale.


Il genere romance è decisamente predominante sulla piattaforma, e i suoi sottogeneri raggruppano i lettori in ulteriori categorie. Se ciò favorisce il senso di comunità e aumenta la passione per la lettura, è anche vero che diminuisce ulteriormente la diversificazione delle letture. Inoltre, non c’è sensibilizzazione verso i più giovani riguardo ad alcune tematiche: ad esempio, alcuni sottogeneri del romance rischiano di romanticizzare eccessivamente la violenza. Un argomento del genere andrebbe trattato con molta cautela, soprattutto in riferimento al publico a cui è rivolto il libro, ma ciò non sempre avviene, e spesso questi argomenti nascono dal lavoro sbagliato di scrittori e scrittrici, oltre a un mancato editing. Le case editrici hanno infatti aumentato la tendenza a pubblicare libri che sono poco curati dal punto di vista editoriale, in cui sono ad esempio presenti notevoli errori di stampa o errori grammaticali e sintattici, sviste che di solito vengono curate in fase di correzione. Spesso sono presenti anche problemi a livello di scrittura: i dialoghi sono poco curati, oppure la trama presenta errori. Spesso anche i temi nel libro non sono presentati correttamente, trasmettendo un messaggio di dubbia interpretazione.


Questi problemi legati al mondo editoriale nascono in precedenza al fenomeno del BookTok e sono dovuti al fatto che alcune case editrici scelgono di pubblicare libri senza editarli e correggerli con cura, poiché sono indirizzati a un pubblico molto giovane,  che non sempre presta attenzione a questi aspetti, o che è alle prime armi con la lettura e non è abituato ad analizzare le trame e gli aspetti stilistici di un libro. La casa editrice sceglie di risparmiare tempo e denaro per curare un libro, sapendo che venderà comunque tanto, grazie all’autore o al genere. Spesso si punta molto sulla copertina, rendendola simile ad altri titoli andati virali, in modo da richiamare l’attenzione dei lettori e delle lettrici più appassionati, mentre in libreria si espongono i libri del BookTok tutti nella stessa sezione, con un cartello a richiamare gli interessati.



L’età della preadolescenza è però molto delicata, e le letture dedicate a questa età andrebbero curate e pensate tanto quanto quelle dei lettori più adulti, se non addirittura con più accortezza. Questa tendenza delle case editrici è ulteriormente aumentata con il BookTok, e alcune pubblicano libri presi direttamente da piattaforme online, che permettono a tutti di scrivere e di leggere contenuti vari (anche qui, prevalentemente di genere romance young adult) ma che, come tutti i lavori, richiedono un editing prima di essere pubblicati, cosa che non sempre avviene.


Se da una parte è positivo che ci sia una comunità di giovani lettori, attivi e partecipi nella lettura, attenti alla cultura del libro e della narrazione, dall’altra parte è necessario che ci sia un giudizio più critico nei confronti dei libri che vanno virali, con un attenzione particolare alle generazioni più giovani. Una comunità estesa è sicuramente il posto giusto in cui può sorgere un dialogo costruttivo a riguardo, ma dovrebbe esserci più attenzione anche da parte dell’editoria sulla scelta dei titoli da pubblicare e sulla cura di questi ultimi.

 

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