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Laboratorio Nuova Bozza SPRINT MILANO 2023

Immagine del redattore: tentativo2lstentativo2ls

Ideato da nouratafeche e co-facilitato da khadimloum



Se il linguaggio è anche autorappresentazione politica, la scelta, consapevole o meno, di lasciare a una comunità di parlanti il controllo dei termini, dei modi di definirci risulta essere una grande perdita di libertà e di coesione sociale. Questa condizione di apparente mancanza di possibilità si percepisce particolarmente pronunciato nel contesto delle “seconde/terze” generazioni (termine, anch’esso, pericolosamente generico, anacronistico, e ormai in decadenza) che faticano a definirsi con le parole messe a disposizione, spesso importate o reiterate da contesti accademici, sociologici, o giornalistici, la cui maggioranza, soprattutto se pensiamo agli slang online, proviene da un contesto linguistico e culturale dominante quale quello degli Stati Uniti.

Limitarsi a importare gli anglicismi nel contesto italofono significa credere che non ci siano alternative a un lessico sociale locale e che la cultura statunitense sia intellettualmente, l’unica in grado, di generare lingua e pensiero, una condizione e responsabilità che probabilmente si deve all fortissima trazione anglofona dell’ambito dei social media. In tal modo una comunità rimane con termini e imprecisi per la descrizione di se stessa , parole che sembrano tamponi di emergenza e che, pur avendo delle proprietà positive, non esprimono la complessità della comunità stessa.

E’ in questa circostanza di spaesamento, ma con un forte desiderio di sperimentazione che arriva in soccorso, l’ onomaturgia ossia la pratica della creazione di nuove parole. Grazie a questo laboratorio, I neologismi, le parole “nuove” nascono per colmare le lacune di un linguaggio che viene meno nella sua funzionalità descrittiva e per quanto, solitamente, i neologismi vengano al mondo in maniera graduale e necessitino di un certo successo per divenire ufficialmente parole della lingua comune.

 Le attività del laboratorio di Nuova bozza sono partite dall’analisi della parola razzializzazione per poi snodarsi nell’enorme universo di sensazioni, esperienze, racconti autobiografici con lo scopo di creare neologismi non solo per una necessità individuale ma collettiva, come ha ciò è stato il risultato delle contaminazioni reciproche e alle micro alleanze nate tra coloro che hanno partecipato attivamente al laboratorio : come può raccontare l’esempio di Pluaffinente.

A seconda della propria esperienza i partecipanti si posizionavano su una mappa con due assi (che racchiudeva uno spettro emotivo situato su gradi di alta o bassa attivazione) per esprimere con più precisione e coscienza il proprio pensiero. Da quel momento in poi il laboratorio si è basato sulla costruzione di dialogo, negoziazioni e apertura di vasi di pandora: attingendo da lingue moderne e antiche si è arrivati/e alla costruzioni di parole nuove, utili a descrivere stati d’animo, comportamenti sociali, aggettivi che esprimono tendenze sociali, abitudini individuali, attraverso un metodo che potremmo finire di “hackeraggio”, in cui si smonta la struttura e la si ricompone per darne un nuova funzione e scopo di utilizzo così creando brecce e scorciatoie, vie inaspettate Qui di seguito alcuni dei neologismi presentati durante il talk a Sprint Milano 2023:

Pluaffinente: (termine nato da un gruppo di persone che ha sviluppato più significati) Uno dei quali : Termine con accezione positiva che descrive la condizione di un individuo avente genitori di due nazionalità diverse, di nazionalità diversa dal luogo di nascita dell’individuo o che viene acquisita in seguito alla migrazione dello stesso in una nazione diversa da quella di origine. La condizione di pluaffinenza implica la vicinanza culturale, linguistica o sociale di due o più nazioni. Si differenza dal multiculturalismo perchè presuppone la coesistenza di più identità culturali nello stesso individuo senza la prerogativa che una prevalga sull’altra.


Radileanza: Radici+alleanza Termine usato per riferirsi all’unità e all’impegno comune di persone razzializzate provenienti da origini diverse che si uniscono verso un futuro migliore. Il termine non vuole porre l’accento sulla diversità culturale, ma sottolineare soprattutto gli aspetti di alleanze e la solidarietà tra tali gruppi per un obiettivo comune di uguaglianza e cambiamento.


Cobrunitario: Cobrar riscuotere lo stipendio → robin hood. dalla maggioranza alla minoranza come da zine : Cobrunitario (Autore: Ismael Condoy @ismael.condoii 2023) Il termine nasce da una sperimentazione tra due lingue: lo spagnolo e l’italiano. La parola “cobrar” viene dallo spagnolo e ha vari significati: incassare, guadagnare, percepire, chiedere, riscuotere, prendere. Generalmente si usa quando si chiede ciò che è dovuto, per esempio il compenso per un lavoro, un servizio oppure la riscossione di un credito. Si tratta di una situazione data da un vincolo tra due persone o enti. In italiano i termini a cui ho voluto dare enfasi sono comunità ed extra-comunitario. Unendo cobrar, comunitario e extracomunitario ho partorito il termine cobrunitario. Il termine cobrunitario esprime una intenzionalità o modo di muoversi/agire a favore dei giovani e adulti posti al margine per il solo fatto di essere di origine straniera. Esprime un modo organico e arguto di agire che possa migliorare le condizioni sociali delle persone di origine straniera, in un'ottica di lungo termine. Essere cobrunitario significa aiutare i propri simili a guadagnarsi spazio e rispetto nei confronti della società dominante. Essere cobrunitari vuol dire lottare dal basso e dall'alto, a volte silenziosamente oppure attraverso l’ironia per abbattere le gabbie del pregiudizio nazional-popolare e quel paradigma paternalistico della sinistra borghese che vuole il sud globale ancorato al mito del bon sauvage, come articolo da leggere su Internazionale o soltanto come meta turistica.


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